Socrate visse durante il IV a.c ad Atene, era figlio dello scultore Sofronisco e della levatrice Fenarete.
Partecipò alla vita politica del suo tempo, simpatizzando per i Trenta Tiranni, di cui pure non condivise certi eccessi: ad esempio, quando fu pritano (giudice) non eseguì l'ordine, dato da quelli, di arrestare, per poi giustiziare, Leonte di Salamina;
di fisico fortissimo, combatté durante la guerra del Peloponneso, a Potidea e a Delo, dimostrando coraggio.
Le sue sue lezioni erano caratterizzate dall'autonomia e dalla libertà, infatti egli usava la sua filosofia per aiutare gli altri a capire da soli cosa è giusto.
Di Socrate non abbiamo testi se non quelli scritti dal suo discepolo Platone. Egli scriveva i dialoghi del suo maestro senza veramente scriverli.
Socrate pensava che scrivendo non si scrivesse la verità assoluta.